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Mauro Corona: “Il pino cembro è la domenica del bosco”
6 Marzo 2024
Il pino cembro o cirmolo è davvero il re degli alberi: sempreverde, maestoso, con la chioma folta e verde scuro, cresce lento a grandi altezze, anche sopra i 2.000 metri, solitario o in piccoli gruppi, non diventa “adulto” che dopo 40 anni e ha un profumo di resina persistente che incanta chiunque.
Lo sa bene Mario Corona, scrittore, alpinista e scultore ed ora opinionista, innamorato della montagna, che nel suo libro “Le voci del bosco” – ed. Mondadori – del pino cembro dice “rappresenta la domenica del bosco, il giorno di festa, la giornata del riposo e del sorriso”.
Il cirmolo può vivere anche per mille anni, fa frutti, i pinoli, ogni 5 anni e riesce a riprodursi perché un piccolo uccello, la nocciolaia, ne è ghiotto e li seppellisce per cibarsene in autunno. A volte, qualche nocciolaia dimentica il suo “nascondiglio” ed ecco che lì spunta un nuovo pino cembro.
Il pino Cembro e il suo profumo
“Se mi dovessero chiedere che cosa vuoi di regalo prima di morire, direi uno di quei pini cembri di Braies che hanno più 600 anni– disse Corona in uno dei suoi incontri con autore disponibile anche su YouTube – È un peccato tagliarli, lo so, ma sono meravigliosi da lavorare, sono teneri e poi il profumo dura tutta la vita. Se avete un blocchetto di cirmolo a casa, anche con un solo nodo, rientrando dal lavoro sentirete che profumo di resina!”.
Ed ancora, sempre in “Le voci del bosco”: “Annusando un tronco di cirmolo si comprende quanto sia importante la vita sulla terra. C’è tutto in quell’odore: la montagna, il mare, i deserti, la voglia di vivere, la semplicità. Il cirmolo ha raggiunto la serenità interiore e non fa baruffa con nessuno e con nessuno si intriga”.
Il profumo del pino cembro in effetti ha interessanti proprietà: ha effetti balsamici, abbassa il ritmo cardiaco ed allevia le sudorazioni tipiche della menopausa; il cirmolo viene spesso chiamato l’albero del sonno proprio perché invita al riposo. Inoltre ha proprietà antibatteriche ed il profumo è così intenso che preserva il legno dall’attacco dei tarli. Non di rado si realizzano armadi con questa essenza, per proteggere i tessuti da muffe e tarme, e spesso viene utilizzata anche per rivestire ambienti interni.
Il pino cembro: l’albero preferito dagli scultori
Come abbiamo visto, il cirmolo ha un profumo intenso, a questa caratteristica si aggiunge la sua estrema malleabilità: facile da intagliare, come ha suggerito Mauro Corona, è una delle essenze preferite per la realizzazione di sculture artigiani e complementi d’arredo. Del pino cembro non si butta nulla: i suoi trucioli possono infatti essere utilizzati come imbottitura per cuscini che manterranno a lungo il profumo balsamico del legno e favoriranno il sonno dei loro fortunati proprietari.
Lo scultore di Baselga di Pinè (TN) ha utilizzato il pino cembro per diverse realizzazioni, da importanti scacchiere e a sculture zoomorfe: celebre in video in cui realizza, proprio con una scheggia di cirmolo, un piccolo gufo o l’immagine di un originalissimo albero di Natale intagliato da un cirmolo divenuto trave e, come dice lo stesso scultore, “ritornato albero”.
Come suggerisce Corona, il pino cembro “È un mite, ma non per paura, per saggia esperienza. Incontra un cirmolo e il sorriso accompagnerà la tua giornata”.